A fine Maggio abbiamo partecipato alla conferenza tenuta ad Ustka, sul Mar Baltico, organizzata in sintonia con gli obiettivi di REpowerEU, il piano presentato nel 2022 dalla Commissione Europea per ridurre la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione energetica.
Focus del nostro intervento è stato il Cow®, la tecnologia di digestione anaerobica per il recupero di energia dai rifiuti, una delle nostre soluzioni più innovative.
Un mix di ingredienti vincenti, per una tecnologia di digestione anaerobica all’avanguardia.
Ma qual è il mix di ingredienti che rende vincente questa tecnologia, premiata anche nel 2023 agli AD e Biogas Industry Awards? Prima di tutto l’utilizzo di poca acqua.
“Negli anni abbiamo rilevato che il processo di digestione anaerobica utilizzato produceva ancora troppi scarti liquidi, costosi da trattare. Perciò nel 2019 abbiamo iniziato ad applicare la tecnologia semi-dry plug flow” ha spiegato l’AD del Gruppo, Gian Francesco Galanzino “Una tecnologia che, come dice il nome, impiega poca acqua, che evapora durante la successiva fase di compostaggio. L’implementazione di questa soluzione, abbinato ai nostri sistemi di compostaggio e raffinazione, ha rappresentato la vera svolta per la circolarità del processo: azzerando i rifiuti liquidi, siamo riusciti a recuperare ancor più energia dall’organico e praticamente ad azzerare i rifiuti da smaltire in discarica”.
L’altro segreto del Cow® è il metodo plug-flow: una speciale tecnica per mantenere ben miscelata la biomassa all’interno del digestore e facilitare l’attività dei microrganismi, rendendo più efficiente la fermentazione. Anche il costante controllo della temperatura influisce direttamente sulla buona riuscita del processo e quindi sulla quantità di biogas prodotto. Ma invece di riscaldare la massa con i tradizionali tubi d’acqua, il Cow® utilizza un sistema a vapore, doppiamente conveniente in termini di resa e risparmio energetico, che arriva a ridurre i costi per la generazione del calore anche del 50%. A tutto questo si deve aggiungere l’elevata automazione con cui si movimentano i rifiuti grazie ai carriponte robotizzati, garantendo efficienza ma soprattutto sicurezza, perché si limitano al massimo gli interventi degli operatori all’area di trattamento.
Ultima, ma non per importanza, è la regia dell’intero processo, che rimane sempre in capo all’azienda. Tutti gli impianti costruiti con tecnologia Cow® sono infatti supervisionati da un sistema di controllo e di gestione in cloud. Dalla nostra sede di Tortona, monitoriamo i sistemi in tempo reale, in qualunque parte del mondo. Un software proprietario, grazie all’intelligenza artificiale e a tecniche di machine learning, controlla i processi e ne calibra i parametri, permettendo di intervenire da remoto per prevenire qualsiasi criticità. Poter giocare in anticipo è essenziale per evitare pericolosi fermi impianto e ridurre al minimo i costi di gestione e manutenzione.
Un intervento per consolidare la nostra presenza decennale di provider tecnologico.
Come Entsorga siamo presenti in Polonia dal 2014, anno dell’introduzione delle nuove regole per la gestione dei rifiuti urbani, che resero inadeguati molti degli impianti allora esistenti. Qui abbiamo fornito già tecnologie per realizzare impianti di Trattamento Meccanico Biologico per stabilizzare i Rifiuti Solidi Urbani indifferenziati e diminuire così drasticamente la loro emissione di gas a effetto serra, sia impianti di digestione anaerobica per recuperare biogas, compost e combustibile rinnovabile dai rifiuti indifferenziati. Soluzioni dagli evidenti vantaggi ambientali, che in più permettono anche di abbassare i costi della raccolta dei rifiuti.
Oltre ad essere provider di tecnologia all’avanguardia, Entsorga negli anni ha consolidato anche le sue competenze per realizzare impianti “chiavi in mano”, seguendo con il suo team di ingegneri tutte le fasi di costruzione, dalla progettazione all’assistenza. Una formula che, per flessibilità e scalabilità, rende la nostra azienda il partner ideale per chiunque voglia potenziare impianti già esistenti o integrarli con una tecnologia di digestione anaerobica tra le più promettenti sul mercato. Se occorre, poi, possiamo intervenire anche come sviluppatore: partire dallo studio di fattibilità e dall’ottenimento delle autorizzazioni ambientali fino ad individuare gli investitori interessati a sostenere le operazioni lavorando al fianco di gestori privati e amministrazioni pubbliche. Per costruire impianti circolari al 100%, dalle performance garantite e costi di realizzazione contenuti.